ll tasso di default (ovvero l’indice di rischio di credito di tipo dinamico che misura le nuove sofferenze e i ritardi di 3 o più rate nell’ultimo anno di rilevazione) del credito al dettaglio considerato nel suo complesso (quindi mutui immobiliari e credito al consumo) rimane stabile all’1.6% ad aprile 2020.
Nel dettaglio delle forme tecniche, i prestiti finalizzati tendono a una stabilità del tasso di default, che nella definizione a 90 giorni si attestava all’1.2% già a dicembre 2018 per poi prosegue su questo livello fino alla rilevazione di aprile 2020. Per quanto riguarda i prestiti personali, invece, viene registrato un lieve incremento, che porta il tasso di default al 2.6%, rispetto al 2.5% di settembre 2019.
I mutui immobiliari, infine, registrano un’ulteriore riduzione del tasso di default a 90 giorni, portandosi all’1%.
Indubbiamente la moratoria varata dal Governo, che ha consentito la sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti attivi, ha contribuito in questa prima parte dell’anno a contenere il deterioramento dei crediti erogati alle famiglie.
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