Secondo gli ultimi dati registrati dall’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti di identità realizzato da CRIF-MisterCredit, continuano ad avere un notevole impatto sui consumatori le frodi realizzate tramite furto d’identità, con il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni e con l’intenzione di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene.
Nel 2021 i casi rilevati in Italia sono stati oltre 28.600 (+31,1% rispetto al 2020), un aumento dovuto al continuo sviluppo degli acquisti online che ha contribuito alla crescita dei casi perpetrati sui canali virtuali, dove le verifiche possono essere meno efficaci.
Complessivamente, il danno stimato ha superato i 124 milioni di Euro, sostanzialmente stabile rispetto al 2020, dal momento che al numero maggiore di casi corrisponde una diminuzione dell'importo medio frodato,che è risultato pari a 4.350 Euro (-23,3% rispetto all’anno precedente).
Nell’ultimo anno il numero di casi rilevati si è concentrato su importi inferiori ai 1.500 Euro (+52% rispetto al 2020), a dimostrazione di come le organizzazioni criminali ormai non disdegnino nemmeno le operazioni fraudolente su beni di importo più contenuto. Si registra, inoltre, un notevole aumento dei casi di frode con importi compresi tra i 5.000 e i 10.000 Euro, che passano dal 9,6% al 14,0% del totale (+45,7%), e quelli con valore superiore ai 10.000 Euro, che arrivano al 12,7% (+13,9% rispetto alla precedente rilevazione). Dall’ultima rilevazione risultano in calo solamente i casi di importo compreso tra 1.500 e 3.000 Euro (-28,9%) e quelli tra 3.000 e 5.000 Euro (-10,1%).
Tra le forme tecniche di credito in cui si registra il maggior numero di casi di frode, i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (auto, moto, articoli di arredamento, elettronica ed elettrodomestici, ecc), nonostante rappresentino anche nel 2021 la principale tipologia di finanziamento maggiormente colpita con il 34,4% del totale, hanno fatto segnare una flessione del -30% circa.
Continuano ad aumentare le frodi sui prestiti personali (+56,6%), che con il 22,5% del totale dei casi si posizionano al secondo posto per tipo di operazione, seppur registrando un calo dell’importo medio.
Le frodi sulle carte di credito hanno visto una crescita del +59,7% rispetto al 2020 dopo la forte contrazione dell’anno precedente, quando aveva inciso il lockdown varato a seguito dello scoppio della pandemia.
Da segnalare, infine, anche alcuni casi di frode sulla rateizzazione di acquisti e-commerce, anche se ancora ricoprono una fetta residuale (0,2% del totale).
Entrando nel dettaglio dei beni e servizi acquistati con un prestito finalizzato ottenuto in modo fraudolento, il 40,7% dei casi ha avuto per oggetto l’acquisto di elettrodomestici, in crescita del +25,3% rispetto alla precedente rilevazione.
Una quota significativa dei casi ha riguardato anche il comparto dell’elettronica – informatica – telefonia (9,0% del totale) e quello auto e moto (8,8% del totale).
Seguono i finanziamenti per l’arredamento (6,1%) e quelli per interventi su immobili e ristrutturazioni (5,4%).
Non bisogna quindi abbassare la guardia perché il più frequente ricorso all’e-commerce, l’accelerazione nell’utilizzo delle carte di pagamento e la digitalizzazione di molti processi sono destinati a determinare un ulteriore innalzamento dei rischi e una impennata dei casi.
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